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Potenza isotropica irradiata equivalente

Sisotropic
Santenne

Figura 1: Illustrazione della definizione della quantità calcolata EIRP.

Sisotropic
Santenne

Figura 1: Illustrazione della definizione della quantità calcolata EIRP.

Potenza isotropica irradiata equivalente

La potenza irradiata equivalente (o potenza irradiata effettiva) è una quantità definita dall’IEEE usata per descrivere la potenza direzionale ad alta frequenza. La potenza equivalente irradiata è la combinazione della potenza generata dal trasmettitore e la capacità dell’antenna di concentrare questa potenza in una determinata direzione.

È la potenza totale in watt che dovrebbe essere irradiata da un'antenna di riferimento uniformemente omnidirezionale per ottenere la stessa intensità irradiata S (densità di potenza in watt per metro quadrato) dell’antenna reale e pratica a un ricevitore remoto situato nella direzione del lobo principale di quell’antenna. È uguale alla potenza d'ingresso dell’antenna moltiplicata per il guadagno dell’antenna. Una potenza equivalente irradiata non è direttamente misurabile. Deve essere calcolato a partire dalla grandezza misurabile della potenza generata nel trasmettitore utilizzando quantità note (o misurate separatamente).

Se un'antenna isotropa è usata come riferimento per il guadagno d'antenna GA, la potenza irradiata isotropa equivalente è abbreviata e designata come EIRP. Se un dipolo è usato come riferimento, la lettera „i“ è omessa nell’abbreviazione e diventa ERP (EIRP = 1,64·ERP). Quando si misura la potenza di trasmissione al PT del trasmettitore, si deve tener conto anche delle perdite L nella linea di alimentazione dell’antenna.

EIRP = PT + GA - L mit PT = potenza di trasmissione in [dBm] o [dBW].
GA = guadagno dell’antenna in [dBi].
L = perdite in [dB]
(1)

La potenza equivalente irradiata è usata in elettronica e nelle telecomunicazioni per quantificare la potenza apparente di un trasmettitore che viene percepita nell’area di ricezione come un segnale utile o come un'interferenza. È più spesso usato per indicare in un piano di utilizzo delle frequenze da parte delle autorità di regolamentazione una potenza di trasmissione massima consentita che può essere utilizzata in una gamma di frequenza al fine di ridurre al minimo le interferenze reciproche.