www.radartutorial.eu www.radartutorial.eu Radar Basics

Classificazione dei sistemi radar (1)

A seconda della composizione e della qualità delle informazioni da acquisire, il radar deve avere determinate caratteristiche e tecnologie. Un tipo di classificazione radar secondo questi attributi è dato nella figura 1.

Unità radar
radar classico
a impulsi
radar con
visualizzazione
radar senza visualizzazione
Unità radar
Radar primario
Radar secondario
Radar a impulsi
Radar a onda continua
intrapulso
modulato
radar classico
a impulsi
modulato
non modulato
radar con visualizzazione
radar senza visualizzazione
Unità radar
radar classico
a impulsi
radar con visualizzazione
radar senza visualizzazione

Figura 1: Classificazione dei radar (immagine interattiva)

Radar con / senza visualizzazione

Figura 2: Radar con immagine e radar senza immagine

Figura 2: Radar con immagine e radar senza immagine

I radar possono essere divisi in due categorie: radar che implementano una particolare tecnologia di imaging e radar senza imaging.

Nei radar con visualizzazione, un modello della situazione nell’area di copertura è costruito sulla base delle informazioni ricevute, di regola, sotto forma di un’immagine simile a una mappa geografica. Esempi classici di radar di questo tipo sono i radar meteorologici e i radar militari di sorveglianza dello spazio aereo.

Nei radar senza visualizzazione, il risultato della misurazione è presentato solo come valori numerici. Esempi di tali radar sono alcuni altimetri e tachimetri radar. Esempi di radar secondario senza visualizzazione sono gli immobilizzatori in alcune moderne autovetture.

Radar primario

I radar primari emettono segnali ad alta frequenza nello spazio che, se ci sono bersagli a portata, vengono riflessi verso di loro. A differenza dei radar secondari, i radar primari ricevono i propri segnali emessi come echi. Pertanto, la radiolocalizzazione primaria è anche chiamata radiolocalizzazione a risposta passiva. I segnali d’eco ricevuti sono elaborati per ottenere informazioni sul o sui bersagli.

Radar secondario

Il radar secondario richiede che l’aereo sia dotato di un transponder attivo (transponder = transmitting responder). Questo è il motivo per cui il radar secondario è chiamato anche radar a risposta attiva. Un’apparecchiatura sull’aereo riceve il segnale codificato dal transponder radar. Nel transponder, il segnale ricevuto viene decodificato e viene generata una risposta attiva, che viene poi anche codificata e rimandata al radar secondario. Il tempo di ritardo del segnale del transponder ricevuto è utilizzato per misurare la distanza dal bersaglio nello stesso modo dei radar primari. Ma questo segnale contiene molte più informazioni dei segnali radar primari. Qui, per esempio, l’altitudine, la nazionalità o i problemi tecnici a bordo (malfunzionamento delle comunicazioni e simili) possono essere trasmessi.

Radar a impulsi

I radar a impulsi emettono un segnale intermittente (on/off) ad alta potenza ad una frequenza molto alta, chiamato segnale di sondaggio. Questo è seguito da una lunga pausa durante la quale gli echi possono essere ricevuti prima che il prossimo segnale di sondaggio sia emesso. La distanza dal bersaglio è determinata dal tempo di ritardo dell’eco ricevuta rispetto al tempo del segnale di scandaglio. Le coordinate angolari del bersaglio e, se necessario, la sua altezza possono essere determinate dalla posizione dell’antenna durante la ricezione del segnale eco e dal tempo di ritardo del segnale eco.

Radar a onda continua

Il radar a onda continua (Continuous wave radar, CW-radar) irradia senza interruzione. Il segnale dell’eco viene ricevuto ed elaborato simultaneamente e continuamente. Il ricevitore non è necessariamente situato nello stesso luogo del trasmettitore. Qualsiasi trasmettitore potente può essere utilizzato come trasmettitore radar, a condizione che il ricevitore remoto riceva e confronti i tempi di ricezione dei segnali diretti e riflessi dal bersaglio. Le coordinate esatte di un oggetto aereo possono essere calcolate elaborando i segnali ricevuti da tre diverse stazioni televisive (vedi radar passivo).

Radar a onda continua non modulato

Il segnale emesso da un tale radar ha un’ampiezza e una frequenza costante. Tali dispositivi sono utilizzati per misurare la velocità di un oggetto e si basano sull’effetto Doppler. La portata in questo caso non può essere misurata. Sono usati ad esempio come misuratori di velocità usati dalla polizia.

Radar a onda continua a modulazione di frequenza

Le fonti anglofone usano l’abbreviazione FMCW-Radar (Frequency Modulated Continuous Wave radar) per nominare tali radar. Usano segnali con ampiezza costante, modulati in frequenza o sfasati. Questo rende possibile l’uso di metodi basati sul tempo di ritardo per determinare la portata. La portata (o l’altitudine) può essere determinata dallo spostamento di frequenza del segnale ricevuto o dal tempo di ritardo di un determinato codice di fase. Il vantaggio di questi radar è che le misurazioni vengono effettuate senza alcuna interruzione nella ricezione e quindi il risultato della misurazione è sempre disponibile.

Radar con modulazione intraimpulso

Tali radar emettono segnali di sondaggio pulsati con una potenza d’impulso inferiore ma una durata maggiore. I segnali di sondaggio sono modulati (simili ai segnali radar FMCW) per utilizzare la tecnologia di compressione degli impulsi per determinare la portata del bersaglio anche all’interno della durata del segnale emesso.

Radar bistatico (multiposizione)

Il radar bistatico consiste in due o più posizioni di trasmissione e ricezione separate (da una distanza considerevole).